Ho voluto iniziare questa rubrica per parlare dei prodotti della mia terra, di cui sono fiera ed innamorata. Il Piemonte è ricco di storia e la sua cultura enogastronomica esiste da anni.
Famosi, in particolare, sono i vini di cui questa Regione è ricca e ho voluto iniziare proprio da quello che secondo me è il vino per eccellenza piemontese: La Barbera.
La Barbera si può distinguere in Barbera del Monferrato, Barbera d’Asti e Barbera d’Alba. Ognuna di esse è diversa dalle altre perchè presenta punte di profumazione e acidità diverse.
Un discorso a parte bisogna farlo per la Barbera del Monferrato Superiore DOCG, la Barbera d’Asti superiore DOCG e la Barbera d’Alba superiore DOCG. (non sai cosa significa la sigla “DOCG”? Clicca qui per l’articolo “certificazioni di qualità e tipicità”).
Per produrre questo vino è necessario partire da uve di vitigno Barbera per almeno l’85%, con i vitigni Freisa, Grignolino e Dolcetto per un massimo del 15%. I vini Barbera superiore DOCG devono poi essere sottoposti ad un periodo di affinamento di minimo 14 mesi, di cui almeno 6 in botti di legno. Si tratta di un vino più corposo e profumato, con note fruttate di more e frutti rossi.
A tavola accompagna piatti quali agnolotti, salumi e bolliti misti. Per apprezzarla appieno però è necessario servirla alla temperatura adeguata che può variare dai 13 ai 15 gradi per le bottiglie più giovani (soprattutto se sono anche un po’ frizzantine) oppure dai 15 ai 17 per i vini più corposi e complessi.
Questo vitigno richiede zone arieggiate ma riparate dal gelo primaverile. Si tratta di una pianta molto sensibile al fitoplasma della flavescenza dorata (le foglie assumono un aspetto giallastro e i grappoli possono presentare disseccamenti del rachide e degli acini; il fitoplasma raramente uccide la pianta ma ne porta ad un graduale deperimento) e quindi necessita di particolari trattamenti.
Si tratta di un vino dall’alta acidità ma negli ultimi anni, per adeguarsi agli standard internazionali, si è cercato di ridurne questa caratteristica tagliandolo con altre uve rosse.